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getulio alviani franco angeli arman (fernandez armand) enrico baj aldo ballo joseph beuys max bill alighiero boetti agostino bonalumi antonio calderara enrico castellani ugo celada da virgilio mario ceroli christo gianni colombo lucio del pezzo sonia delaunay fortunato depero nicolai diulgheroff césar domela piero dorazio lucio fontana piero gilardi camille graeser robert indiana emilio isgrò allen jones ugo la pietra roy lichtenstein verena loewensberg richard paul lohse urs luthi pavel mansurov giuseppe maraniello enzo mari fausto melotti francois morellet ugo mulas bruno munari ugo nespolo mario nigro peter phillips gianni piacentino michelangelo pistoletto fabrizio plessi concetto pozzati ugo pozzo mario radice mel ramos edival ramosa man ray jean-baptiste roosevelt mimmo rotella emilio scanavino mario schifano jesus raphael soto superstudio emilio tadini wassilakis takis joe tilson victor vasarely luigi veronesi renato volpini andy warhol tom wesselmann |
acquarelli gouaches chine altro bozzetti pubblicitari cartoline firmate dipinti disegni fotografia grafiche inviti a mostre libri manifesti e manifesti firmati multipli ornamenti e gioielli d'artista piatti progetti quadri antichi sculture tecniche miste mario radice si interessa di pittura fin da giovanissimo e, per dedicarvisi, tralascia nel 1922 gli studi universitari di veterinaria. nel primo dopoguerra diventa operaio e poi caporeparto in una fabbrica di carta, i cui turni di lavori gli consentono di dedicarsi alla pittura, mantenendo fraterni rapporti con rho e terragni e diventando ben presto l'animatore di quello che a partire dal 1930 sarà il "gruppo como" degli astrattisti italiani. frequenta a milano la galleria del milione, attorno a cui gravitano gli artisti innovatori del momento, accomunati dall'ansia di uscire dall'atmosfera passatista del novecento e di accostarsi alla cultura europea attraverso l'interesse per l'architettura razionale. conduce a termine negli anni 1934-1936, la decorazione della casa del fascio di terragni realizzando coraggiosamente quella sintesi di arte unitaria, che sta alla base del suo costante rapporto con l'architettura e che egli persegue collaborando con cattaneo alla realizzazione della fontana di camerlata (1934), alla progettazione di una chiesa tipo, non eseguita, e alla realizzazione, con zuccoli, della libreria noseda e della tomba invernizzi a como. questo rapporto gli consente di superare il concetto di pura decorazione per una ricerca spaziale fruibile, come esperienza dinamica, come percorso in atto. sue opere sono presenti a molte biennali veneziane dal 1940 in poi fino alla XXIX del 1958, in cui gli viene dedicata una sala personale e vince il premio einaudi che si aggiunge ad altri importanti riconoscimenti. nel 1951 aveva allestito alla triennale milanese alcune sale dedicate agli architetti razionalisti. la biennale di venezia del 1966, dedicando una sezione al movimento astrattista italiano degli anni '30-'40, ne riconosce ufficialmente lo stimolo innovatore. ha collaborato a giornali e riviste come critico d'arte. per questo autore sono disponibili: grafiche |
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