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michelangelo pistoletto


inizia la sua attività nel 1957 lavorando come restauratore di dipinti antichi, quindi si dedica alla pittura figurativa di stampo tradizionale. ei suoi quadri, dove compaiono ritratti di grandi dimensioni, è già presente la sua tematica futura: quella dell'uomo alienato, alla ricerca di un nuovo rapporto con la realtà. a partire dal 1962, pistoletto approda ad una diversa concezione del realismo, presentando alla “promotrice” di torino la sua prima superficie specchiante ,"il presente", ottenuta con una tecnica di riporto fotografico su lastre di acciaio inox: il vero protagonista di queste opere è il rapporto che si crea tra lo spettatore, la sua duplicazione speculare, e l'oggetto o la figura, a grandezza naturale, impressa sulla superficie. altre volte l'effetto psicologico è ottenuto mediante la riflessione in uno specchio deformante, che rimanda allo spettatore un'immagine "diversa" e spaesata. contemporaneamente l'artista estende il suo interesse alla creazione di un intero ambiente, utilizzando una tecnica di derivazione new-dadaista, cioè l'assemblage di oggetti eterogenei. verso il 1968, aderendo idealmente al movimento teorizzato da celant, egli approda alla "arte povera" ricorrendo per le sue sculture a materiali non privilegiati quali candele, corde, carta: ne è un esempio la "venere degli stracci" (1968) e lo "zoo", in cui attori improvvisati eseguono azioni mimiche e comportamenti "poveri". negli anni '70 quel suo desiderio di invadere lo spazio, di "portare l'arte ai bordi della vita", come egli stesso afferma, si è risolto nell'allestimento delle "stanze", serie di dodici mostre, presentate mensilmente presso la galleria stein di torino, tra l'ottobre del 1975 e l'ottobre 1976. pistoletto ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il premio del ministero della pubblica istruzione nel 1962 e il premio san fedele a milano nel 1958. dopo la prima mostra personale, allestita nel 1960 presso la galleria galatea di torino, ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche: la III biennale di san marino, 1961; "alternative attuali" l'aquila, 1963; "mythologies quotidiennes", parigi, 1964; XXXIII biennale di venezia, 1966; "documenta IV", kassel, 1968; "arte povera", torino, 1970; "combattimento per un'immagine", torino, 1973. all'artista è stata inoltre dedicata una mostra antologica al palazzo grassi di venezia nel 1976.


per questo autore
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multipli
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michelangelo pistoletto
coniglio appeso-1972
serilitografia su acciaio lucidato a specchio-dimensioni
cm.70x100-tiratura 200 copie numerate e firmate dall'autore-
edizione multipli torino e multicenter milano.
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michelangelo pistoletto
autoritratto 1962
Litografia e serigrafia su lastra di rame nichelata
cm 50x35
Eseguita tra il 1962 ed il 1970
Numerata 92/100 sul retro
Edizione di 100 esemplari
Edita da Gabriele Mazzotta-milano
Stampa Colophon Arte Moltiplicata, Milano.
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michelangelo pistoletto
autoritratto-1973
serigrafia su acciaio-cm.70x100h-numerazione e firma al retro-tiratura 200 copie-edizione multipli torino e multicenter milano.
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