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emilio isgrò


Emilio Isgrò è nato nel 1937 a Barcellona di Sicilia, in provincia di Messina. Vive e lavora a Milano dal 1956. Dopo l’esordio letterario con il libro di poesie Fiere del Sud (Schwarz 1956), nel 1964 ha incominciato a produrre le prime Cancellature, esposte via via in gallerie e musei italiani e stranieri.
Nel 1985 ha realizzato a Milano, su commissione del Teatro alla Scala, l’installazione multimediale La veglia di Bach, mentre è del 1998 il gigantesco Seme d’arancia di Barcellona di Sicilia, inaugurato alla presenza di migliaia di persone (tra cui duecento sindaci) come simbolo di rinascita sociale e civile per i paesi del Mediterraneo.
E’ stato invitato alla Biennale di Venezia negli anni 1972,1978,1986, 1993.
Nel 1977 ha vinto il primo premio alla Biennale di São Paulo.
Di rilievo è anche la sua attività di scrittore e uomo di teatro consolidatasi con L’Orestea di Ghibellina (1983-84-85) e con alcuni romanzi, tra cui L’avventurosa vita di Emilio Isgrò (Il Formichiere 1975), Marta de Rogatiis Johnson (Feltrinelli 1977), Polifemo (Mondadori 1989) e L’asta delle ceneri (Camunia 1994), mentre per i libri di poesia basterà ricordare L’età della ginnastica (Mondadori 1966) e Oratorio dei ladri (Mondadori 1996).
Testi teorici, saggi, recensioni, interviste, autointerviste, articoli scritti da Emilio Isgrò, l’inventore della cancellatura e uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea. Folgoranti ritratti di Peggy Guggenheim, Pier Paolo Pasolini, Andy Warhol, John Fitzgerald Kennedy e digressioni su papi e re, su critici e artisti, su poeti e intellettuali.


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